(Gv 3,7b-15)
Lo Spirito Santo introduce un elemento imprevedibile nella vita della persona. E solo chi fa spazio all'opera dello Spirito può capire questa novità e questo di più sperimentandolo. Quando lasciamo spazio all'azione dello Spirito, vediamo in modo tangibile come i risultati non sono semplicemente la somma dei nostri sforzi. Lo Spirito non agisce per addizione ma per moltiplicazione. Gesù ci dice che «lo Spirito soffia dove vuole», ma ci dice anche altrove che «il Padre dona lo Spirito con abbondanza». L'ostacolo allo Spirito risiede nel nostro poco desiderio di lui, nelle nostre finestre chiuse e porte blindate. Apriamo le porte del desiderio allo Spirito invocando il suo Soffio che cambia l'aria della nostra esistenza: Vieni Spirito, brezza dell'Altissimo, porta freschezza, fecondità e vita alle mie parole e alle mie azioni. Vieni a elevare il mio sguardo verso l'Amato che è stato elevato sul legno per amore mio.
#pregolaParola
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Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d'Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

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