(Mt 28,8-15)
«C'è abbastanza luce per chi vuole credere e abbastanza buio per chi non vuole credere», diceva il grande Blaise Pascal, e le reazioni dei primi testimoni della risurrezione ne danno conferma. Non solo le donne, ben più zelanti e intuitive degli apostoli, ma anche gli avversari di Gesù sono “testimoni” di qualcosa che li interroga e li inquieta. Ma mentre le donne cercano e attestano, divenendo di fatto “apostole degli apostoli”, gli anziani del sinedrio cercano di soffocare la ricerca, non ascoltano la loro inquietudine, perché è più comodo mantenere lo status quo. Da qui si capisce che la questione della verità della fede non è solo questione di argomenti, ma anche - e soprattutto - di disposizioni. E resta a noi da chiederci: sono pronto per l'avventura della fede nella risurrezione? Perché oltre alle ragioni della fede (che ci sono) servono le ragioni del cuore, tra cui spiccano amore, coraggio e rettitudine di intenzione.
#pregolaParola
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Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: «I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo». E se mai la cosa venisse all'orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.
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