«Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Quando leggo dei segni che accompagneranno i discepoli di Gesù, entro in una specie di ansia da prestazione. E con un senso di disfatta mi rendo conto che nessuno di questi segni è in mio potere. Proseguo la lettura delle parole di Gesù che chiudono il vangelo di Marco e leggo un particolare che avevo trascurato pensando a tutti quei segni. Un particolare che è tutto: «Il Signore agiva insieme con loro». Il cuore della vita apostolica è qui. Così era, così è così sarà: non io vivo, ma Cristo vive in me. Non io agisco, ma Cristo agisce in me. 
(Mc 16,15-20)
E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

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