«... quando ti abbiamo visto?...». Sia i benedetti sia i maledetti in questo vangelo del giudizio universale fanno la stessa domanda al Signore e ci fanno capire che in questa vita è difficile scorgere il Suo passaggio. Uno potrebbe dire: “Basterebbe fare il bene, è questa la cosa più importante che contraddistingue coloro che il Signore benedice”. Le cose non sono così facili e scontate. Non sempre, infatti, ci è possibile cogliere le situazioni. A volte i prigionieri non stanno in prigione, gli ignudi non sono senza vestiti, gli affamati non sono persone che visibilmente stanno morendo di fame e gli assetati non sono persone senz'acqua... Ci sono situazioni che definirei come “di povertà di mezzo” - e sono molto di più delle situazioni estreme - che sono come un limbo impercettibile ai più. Chi le vive, spesso è discreto e incapace dell'audacia di chi fa spettacolo del suo bisogno dappertutto e davanti a tutti. È lì che ognuno di noi è chiamato a esercitarsi nel quotidiano per vedere oltre le apparenze, per vedere Gesù, per vedere come Gesù. Donaci Signore occhi per vederti in quelle situazioni dove tu ci attendi.
Mt 25,31-46
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi». Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me». Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». Anch'essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?». Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me». E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

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