«Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Se leggiamo questo vangelo fuori contesto, rischiamo di mettere nella parola “lievito” di tutto e di più. Per questo ci vengono in aiuto due accorgimenti. Il primo, a cui bisogna fare sempre riferimento nella comprensione delle pericopi, è il contesto e quindi ciò che viene prima (e dopo). Il secondo viene dal confronto con i testi sinottici. Ora nel vangelo di Luca (12,1) viene specificato che con il lievito, Gesù si riferisce all'ipocrisia. L'ipocrisia è quel vizio che ci allontana dalla verità e da Colui che è la Verità, e ci rende più menzogneri e figli del «padre della menzogna». Per questo motivo, nella scala dei peccati secondo Gesù, la menzogna occupa un posto particolare. Esaminiamo le nostre abitudini e le nostre attuali scelte per vedere se c'è in noi quel lievito maligno e che il Signore ci converta a lui.
Mc 8,14-21
Avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
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