Siamo all'indomani della festa della Immacolata Concezione e ho le orecchie piene delle solite obiezioni contro la devozione ai santi, presentata erroneamente come «adorazione» e come «furto della gloria dovuta a Dio solo». Eppure, nel vangelo di oggi, Cristo, l'unico mediatore tra Dio e gli uomini, ci incarica di pregare e di intercedere affinché Dio mandi operai nella sua messe. Qualcuno pensa che riconoscere l'unicità di Cristo sia trasformare il mondo nel teatro del monologo divino. La mediazione unica di Cristo, invece, non ci esclude, ma ci invita di entrare nei suoi intenti, di echeggiare la sua compassione. Questo è il compito dei santi, in questa vita e, a maggior ragione, quando entrano nella Vita vera.

Mt 9,35-10,1.5a.6-8

Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere tutti gli articoli sul canale briciole