Ho incontrato tante persone di fede nella vita. Persone che hanno creduto in un sogno da realizzare, in un progetto da concretizzare. Persone che hanno creduto nella bellezza di un marito e di una moglie nonostante momenti e comportamenti che orientavano in altre direzioni. In questo vangelo incontriamo due persone che credono non in un sogno o in una persona qualsiasi, ma in Lui, in Gesù. Qui c’è poco da commentare. C’è da lasciarsi attirare da una fede che strappa i miracoli a Dio. Perché la fede non vede, ma fa molto di più. La fede è visionaria. La fede non smuove solo la nostra resilienza, ma squarcia anche il cuore di Dio.
Mt 9,18-26
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.

Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
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