«Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!». Quanto sei onesto Signore! Della serie: “patti chiari amicizia lunga”. Detto in altri termini, quando qualcuno ti dice che se credi tutto andrà sempre bene, ti sta dicendo una cretinata. A Lui per primo le cose non sono andate sempre bene, anzi, vista con occhi umani, la sua vicenda umana è finita proprio male: è morto sulla croce «scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani». Eppure, proprio così ha vinto il mondo, proprio così ha riempito il dolore della sua presenza. Gesù non ci ha assicurato una traversata senza turbolenze, Gesù ci ha assicurato che sarà sempre con noi e che egli è il nostro porto sicuro. Gesù non ci ha promesso la pace dei sensi, ci ha promesso la sua pace, pace del Risorto che ha attraversato l’insensata morte riempiendola di senso. «Abbiate pace in me».
Gv 16,29-33
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.

Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
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