In quel tempo, GesĂ¹ disse ai
Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di
me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dĂ
testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei
messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla veritĂ . Io non ricevo
testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era
la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto
rallegrarvi alla sua luce.
Io perĂ² ho una testimonianza
superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere,
quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha
mandato.
E anche il Padre, che mi ha
mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua
voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi;
infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture,
pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno
testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli
uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome
del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo
accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri,
e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarĂ² io ad
accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la
vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli
ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle
mie parole?».
Es 32,7-14 Sal 105
Gv 5,31-47
Ai giudei che gli contestano la
propria testimonianza per se stesso, GesĂ¹ presenta quattro testimonianze di
spicco: quella profetica di Giovanni il battista, la testimonianza del Padre,
delle opere e della Scrittura stessa. La risposta del Maestro mi ha
interpellato a fare “l’inventario” dei testimoni di Cristo per me oggi… e così,
senza volermi lasciare troppo andare alla riflessione e alla sistematizzazione,
elenco quattro testimoni che mi sono venuti per primi in mente: il desiderio d’Infinito
che alberga nel mio cuore, la sete di Senso in ogni mia esperienza, lo studio orante
della Parola, la compagnia di co-pellegrini innamorati della veritĂ di Cristo.
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