In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Is 49,14-15   Sal 61   1Cor 4,1-5   Mt 6,24-34
Le preoccupazioni e l’ansia invece di permetterci di essere efficienti ci paralizzano. Cosicché chi vuole occuparsi con frutto non deve preoccuparsi. Ma le parole di Gesù, pur contenendo un grande intuito psicologico, sono da leggere nella loro grande portata teologica, ovvero in relazione a Dio. Preoccuparsi è vivere da orfani. Non che dobbiamo disinteressarci della nostra vita. Sarebbe disumano. Dobbiamo fare l’ascesi e l'ascesa continua di confidare in Colui che si interessa della nostra vita fino a morire per noi. Cristiano è chi si sintonizza su questa lunghezza d’onda.
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