In
quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi
dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle
loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per
dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma,
quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché
vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a
parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il
fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno
ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio
nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
At 6,8-12;7,54-60
Sal 30 Mt 10,17-22
In un canto intitolato Why, il francescano e
cantante spirituale John Michael Talbot si chiede perché Gesù è stato
incoronato di spine e risponde con queste parole terribilmente vere: «Perché in
questa vita che viviamo, per quelli che cercano di amare, le spine sono tutto
quello che il mondo ha da offrire». All’indomani del Natale siamo portati al
senso di questo memoriale. Ricordiamo il Natale dell’Amato e ricordiamo i
martiri per amore dell’Amato perché, oggi come ieri, siamo chiamati ad amare
l’Amore perché l’Amore, ahimé, non è amato!