Quando
gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle
folle:
«Che
cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora,
che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco,
quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re.
Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più
che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco,
dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti
a te egli preparerà la tua via”.
Io
vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più
piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
Tutto il popolo che lo ascoltava, e
anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che
Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da
lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».
Is 54,1-10 Sal 29
Lc 7,24-30
Quale fu la grandezza di Giovanni il Battista? Il suo
farsi piccolo, la sua confessione che egli deve diminuire mentre il Signore
deve crescere. Per questo viene paragonato alla “voce”. La voce acquisisce
importanza nella misura in cui diventa mezzo per comunicare una parola. Se non
comunica più parole, essa è un mero vociare caotico e insensato. Così è di
Giovanni il Battista: è voce che porta alla Parola, a Gesù… così è di me e di
te…