I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Sir 3, 3-7.14-17   Sal 127   Col 3,12-21   Mt 2,13-15.19-23
«La nostra vita è più vera quando nei sogni siamo svegli» scriveva Henry David Thoreau. E queste parole prendo un senso sublime se le pensiamo alla luce del vangelo di oggi. Due sogni di Giuseppe salvano il Salvatore! Questo ci fa capire che Giuseppe era un uomo il cui cuore vegliava anche quando il corpo dormiva. Custode della santa famiglia, insegnaci a custodire l'ascolto, a custodire i nostri sogni divini, a custodire l'Amato.