In quel tempo, entrato GesĂ¹ in CafĂ rnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «VerrĂ² e lo guarirĂ²».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarĂ  guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, GesĂ¹ si meravigliĂ² e disse a quelli che lo seguivano: «In veritĂ  io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Is 2,1-5   Sal 121   Mt 8,5-11

Basta una tua parola perchĂ© la tua Parola è vita. Con la Parola hai creato e con la Parola ricrei. Ăˆ questa la fede che elogi nel centurione e che ha suscitato la tua meraviglia. La fede che vede in te il Creatore di Genesi e il Salvatore dell'Esodo. Parli e le cose sono fatte e rinnovi la faccia della terra. Di' una sola parola e la mia anima sarĂ  guarita.