Lungo
il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando
in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a
distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li
vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi
andavano, furono purificati.
Uno
di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si
prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma
Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio,
all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti
ha salvato!».
2Re
5,14-17 Sal 97 2Tm 2,8-13
Lc 17,11-19
Ci
sono persone che risulterebbero molto meno disgraziate e perseguitate dalla
“sfortuna” se aprissero gli occhi con gratitudine per vedere il bene con cui il
Signore le inonda ogni giorno. Non è l'ottimismo del bicchiere mezzo pieno. È
molto di più. È l'attenzione grata che si traduce in esistenza gratificante,
gestualità graziosa e che diventa canale di grazia.