In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
At 1,15-17.20-26   Sal 112   Gv 15,9-17

Il comandamento di Cristo è umanamente impossibile. Ci chiede, da umani, di amare da Dio. Potremo amare come lui a due condizioni: che ascoltiamo come amici di Dio e accogliamo con tutto il nostro essere la Parola d’Amore incarnato che egli è, ovvero, se riconosciamo quale grande amore il Padre ha versato su di noi; e che rimaniamo in lui e lui in noi. Perché amare da Dio è possibile solo se Cristo diventa la nostra stessa vita.