In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Ez 18,21-28   Sal 129   Mt 5,20-26

Giustizia, nelle Scritture, è un altro nome della santità, dell’essere graditi a Dio. Gesù non si accontenta del minimo sindacale nella vita con lui, perché non siamo stati creati per essere semplicemente buoni, siamo stati creati per amare Dio, amare come Dio, amare nello stesso Amore che unisce il Padre e il Figlio. Scrive Guglielmo di Saint Thierry: «Per noi, che amiamo Dio, amare e temere Dio, e osservare i suoi comandamenti, non è altro che esistere davvero ed essere con Dio un unico spirito».
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Justice in the Scriptures is another name of holiness, of being well accepted by God. Jesus is not content of spiritual minimalism, because we are not created to be simply good. We are created to love God, to love as God, to love in the same Love that the Father and the Son love each other. Guillaume de Saint Thierry writes: «For us who love God, loving and fearing God, and observing his commandments, is nothing else than existing and being with God as one Spirit»