In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Mi 5,1-4   Sal 79   Eb 10,5-10   Lc 1,39-45


L’effetto domino non avviene solo nelle cose negative. Anzi, il bene è ancora più contagioso. Questo Vangelo mostra un concatenamento di eventi felici fondati sul «sì» di Maria e sulla sua prontezza a fare del suo sì a Dio un sì all’uomo. Mi soffermo però su Giovanni. Di lui dice il Crisostomo: «Non ha ancora visto la luce e già indica il Sole». L’uomo che riconoscerà l’Agnello di Dio al Giordano, l’uomo che troverà la sua gioia nella gioia dello Sposo, inizia presto (in questo caso molto presto direi), e ci invita a non rimandare e a cominciare oggi a mettere il Signore al primo posto. L’Amore ha fretta. Ce lo ricorda Maria. Mettiamoci in cammino.