In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: "Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!".
Riunita la folla, disse loro: "Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!".
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: "Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?". Ed egli rispose: "Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!".
Nm 12,1-13  Sal 50   Mt 15,1-2.10-14

Quando manca l’essenziale, tutto diventa tale, motivo per cui ogni cosa perde valore! Il vangelo di oggi è un dito puntato alla nostra «cultura dell’apparire». Gli atti esterni di pietà donano sicurezze e coordinate e per questo corrono il rischio di diventare alternative alla vera fede che è affidamento e impegno perpetuo di conversione affinché Cristo sia formato in noi. Non conta ciò che ingeriamo, conta ciò che generiamo… e siamo chiamati a generare Dio nella storia. Questo è l'essenziale, l'unico necessario.