In quel tempo, quando la folla vide che
Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse
alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli
dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io
vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete
mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che
non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio
dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo
compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di
Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi
perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la
manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal
cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi
ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo,
quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita
al mondo».
Allora gli
dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete,
mai!».
Es 16,2-4.12-15 Sal 77
Ef 4,17.20-24 Gv 6,24-35
Possiamo notare un
crescendo di tre passaggi in questo vangelo. Il popolo viene messo dinanzi all’utilitarismo
della sua vita. Segui perché trai profitto, ti riempi la pancia. Oltre alla
pancia piena, Gesù invita il popolo a prendere coscienza dell’opera di Dio, ad
avere la mente riconoscente. I giudei si mostrano formati al riguardo e
rammentano il pane della provvidenza dato da Dio nel deserto. È importante
notare la provvidenza, però c’è un terzo passaggio, quello di conoscere il Provvidente,
Colui che si fa dono, che si Pane che porta il Sigillo del Padre. È il
passaggio di riempire il cuore dell’Amato stesso. Il Sigillo, nella tradizione
Spirituale, è lo Spirito Santo, vincolo personale e sostanziale d’Amore tra
Padre e Figlio. L’opera di Dio è accogliere questo amore, fattosi pane
quotidiano in Gesù.