In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a
mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di
non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né
denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi
finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non
vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come
testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono
che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti
infermi e li guarivano.
Am 7,12-15 Sal 84
Ef 1,3-14 Mc 6,7-13
Ci piacerebbe riposare nella Tua
parola, godere della Tua presenza, averTi tutto per noi. Cosa meglio di mettere
tre tende e perdersi nella Tua luce? Ma Tu non vuoi una spiritualità da stagno,
tu ci vuoi torrenti di acqua viva e correnti della Tua luce. Così questo
vangelo ci ricorda che siamo inviati. Tu stesso ci chiami a Te per inviarci. Ci
chiami ad annunciare la pace suscitando il turbamento nelle coscienze, in
primis nelle nostre! Solo dove è stato accolto il fuoco purificatore può
dimorare la pace, per questo Tu, «principe della pace», affermi che non sei
venuto la pace ma la spada, sei venuto a gettare fuoco sulla terra, e il tuo
desiderio è che fosse già acceso. Donaci di essere all’altezza della fiamma del
Tuo amore.