In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
2Cor 6,1-10   Sal 97   Mt 5,38-42

Sembra follia il tuo insegnamento Signore. Irrita l’impazienza della temporalità e sfida il nostro senso di giustizia e di necessaria rivalsa. Eppure, a ben vedere, è l’unico modo per uscire veramente vittoriosi lotta contro il male. Se si risponde al male con il male, si entra nel suo circolo vizioso. Si è perdenti in partenza. È per questo che Tu ci inviti a non opporci al male, non per vigliaccheria, ma per il coraggio di rimanere fedeli a noi stessi, al bene in cui crediamo. È questa la vittoria: non lasciarci vincere dal male, ma vincere il male con il bene. D’altronde, un oceano intero non può affondare una piccola barca finché le sue acque non le entrano dentro, e così anche tutto il male esterno non può spegnere la scintilla dell’anima finché questa non vi acconsente.