In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete
conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo
avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci
basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non
mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu
dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in
me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se
non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me,
anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste,
perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò,
perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel
mio nome, io la farò.
At 13,44-52 Sal
97 Gv 14,7-14
Quale rivoluzione e rivelazione hai celata in questa piccola
frase: «Chi vede me vede il Padre»! Chi guarda Te nella tua semplicità che
accoglie, abbraccia e ama i bambini, vede l’affetto del Padre; chi ti guarda
tenero e deciso nell’educazione dei tuoi discepoli, vede l’umore del Padre; chi
ti guarda inchinato ai nostri piedi a lavarli, vede l’umiltà del Padre; chi
guarda il tuo costato squarciato, vede l’amore immenso del Padre; chi guarda la
tomba vuota e non ti vede lì perché sei il Vivente, tocca con la fede il Padre
della vita… Ti prego, aiutami a ricordare e a tollerare il fuoco di quest’amore
che mi si fa prossimo; donami di pregustare quotidianamente le primizie della
Risurrezione; fa’ che sia infiammato e contagiato dal contatto assiduo con il
tuo sguardo affinché vedendoti venga trasformato continuamente in Colui che
guardo e affinché i fratelli vedendomi non vedano più me, ma soltanto Te.