In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato
me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non
siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo
non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno
anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma
faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che
mi ha mandato».
At 16,1-10 Sal
99 Gv 15,18-21
Se guardi le statistiche dei box office o dell’audience di
alcuni programmi televisivi che non sono proprio l’apoteosi della decenza, ti
viene forse da chiederti se l’annuncio del Vangelo sia sbagliato o se manchi di
qualcosa di sostanziale per attirare le persone. Il vangelo di oggi assume un
punto prospettico totalmente diverso: se come discepolo annunci lo stesso
messaggio del Maestro, aspettati lo stesso trattamento riservato a lui… Quanto
sei onesto Signore! Non ci spacci audience a gogò e conversioni a raffica, ci
comunichi invece la comunanza di destino con te, sia nel rifiuto, sia
nell’accoglienza. Sì, dobbiamo annunciare il tuo Vangelo con la speranza di
fare conoscere agli altri il Volto dell’Amore, ma ci saranno quei periodi in
cui dobbiamo continuare ad annunciare per non dimenticare noi stessi l’Amore.