Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene
dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal
cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure
nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma
che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio:
senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà
la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
At 5,27-33 Sal
33 Gv 3,31-36
Continua la catechesi di Gesù a Nicodemo, una catechesi che rammenta
a uno che deve essere un maestro di Israele che il Signore è un Dio in
relazione e che la fede non si declina come «io credo in qualcosa», quanto come
«io credo in qualcuno». Gesù attesta per colui che è suo Padre, un Padre che
dona senza misura lo Spirito che è l’Amore che unisce il Padre e il Figlio. La
sua presenza è una testimonianza per quest’Amore e un invito a coinvolgersi in
esso, a entrare nella «struttura dialogica» (Ratzinger) della fede che consiste
nell’affidarsi al “Tu” che con amore gratuito mi crea e con amore folle mi
ricrea.