In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
At 7,51-8,1   Sal 30   Gv 6,30-35

Crescere spiritualmente è maturare nel discernimento della portata dei nostri desideri. È capire che in ogni nostro desiderio c'è una mistica germinale che aspira a Dio. Lui è lì in ogni aspirazione di bellezza e in ogni sospiro di incompiutezza, come richiamo, come fame e come sete. Diventare cristiani non nega i nostri desideri, li trasfigura. Così il desiderio di pane quotidiano diventa desiderio del Pane di vita. E il desiderio d'acqua diventa sete dell'acqua viva che sgorga dal costato ferito di Cristo. E il desiderio d'amore, in ogni fase della vita, diventa desiderio dell'Amato. Un desiderio così urgente che l'anima - come dice San Giovanni della Croce - non vede l'ora di strappare il velo di questa vita per giungere al dolce incontro.