Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla
veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro
abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva
quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane
non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello
di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma
che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta
erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li
diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne
volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i
pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici
canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano
mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto,
diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù,
sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte,
lui da solo.
At 5,34-42 Sal
26 Gv 6,1-15
Tu non mi chiedi di fare miracoli, mi chiedi di fare la mia
parte, mi chiedi di mettere il mio poco tra le tue mani. Il miracolo allora lo
fai tu. Trasformi queste briciole in pane nutriente. Ecco la mia vita, è nelle
tue mani. Benedici e distribuisci. È troppo poco che sia pane che nutre la fame
della terra, ti prego pronuncia su di me le parole della transustanziazione per
nutrire di Te, Pane della vita eterna.