In
quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio,
il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni
dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli,
conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in
rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso,
come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per
mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri
figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici.
Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il
regno di Dio.
Quando
un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al
sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi
nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non
raccoglie con me, disperde».
Ger 7,23-28
Sal 94 Lc 11,14-23
Non è possibile essere neutri verso la Verità.
Anche decidere di astenersi è una polarizzazione, è una posizione. Cosa implica
questo concretamente? Implica la rinuncia all’illusione della possibilità di
“ferie spirituali” intese come ferie dalla nostra vita spirituale, dal nostro
vissuto pienamente impegnato e concreto. La luce che ho per oggi serve per
farmi avanzare oggi, per farmi convertire oggi. E oggi non tornerà mai più. In
questa salita verso dove l’Aria è più pulita, Giovanni della Croce ci ricorda
che «nella vita dello spirito chi non va avanti va indietro e chi non cammina
guadagnando cammina perdendo».