In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.
Ger 11,18-20   Sal 7   Gv 7,40-53

Anche io, come quelle guardie, esorcizzo la mia poca fede con il marchio divino del tuo insegnamento. Sì, tra le onde del dubbio in questo mare della storia dove naviga la barca della mia fede, sono sostenuto dall'unicità di quello che insegni. «Mai un uomo ha parlato così». Un cuore umano non può fissare una meta così alta. Eppure tu, mio Signore, sei divinamente umano, vero uomo e verità dell'uomo. Il profumo di Bellezza che emani, è questo il fondamento del mio rapimento. Sei il mio Dio perché sei il più bello tra i figli dell'uomo.