In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Is 55,1-11   Da Is 12   1Gv 5,1-9   Mc 1,7-11


Il secondo Adamo viene a rovesciare i paradigmi radicati nei figli del primo Adamo. Lui che è «più forte» si fa debole per risanare la nostra natura indebolita. Lui che è senza peccato diventa peccato affinché noi diventiamo giustizia di Dio in lui. Lui che è nell’immagine di Dio scende umile nell’acqua con i peccatori per riscattare l’orgoglioso che da uomo voleva farsi dio. Vuoi sapere cos’è veramente l’uomo? Guarda a Gesù. Lui uomo perfetto e perfezione dell’umano. Nelle acque assume di nuovo la tua umanità per invitarti di nuovo a rivestirti di lui e sentire la voce dolce del Padre che in lui dice di te: «Tu sei mio figlio amato: in te ho posto il mio compiacimento».