Sicuramente Gesù non
aveva aspirazioni politiche. Ne è prova che non sapeva fare promesse facili.
Nel Vangelo di oggi parla chiaro: se mi segui, non hai un meteo diverso dal
resto del mondo. Le temperie della vita non risparmiano nessuno. La fede non è
un’assicurazione sulla vita.
Ma una differenza comunque
c’è: è il fondamento su cui si basa una vita. C’è una bella differenza tra una vita
fondata sul Signore che «è una roccia eterna», e una vita fondata sull’uomo che
è «come l'erba e tutta la sua gloria è come un fiore del campo».
Il Vangelo di oggi, nella
sua brevità, è anche una grande scuola di preghiera. Si crede a volte che la
preghiera sia una delega all’Alto, grazie alla quale ci dispensiamo dall’agire.
Il Signore ci dice che la preghiera è una passività attiva, è fare spazio in sé
per l’esaudimento e la realizzazione dell’opera di Dio. È la nostra opera
stessa il primo esaudimento della nostra preghiera, quando diventiamo noi la
presenza reale (eucaristica) ed efficace di Cristo nel mondo.