Le parole del titolo sono della luminosa figura del XX secolo, il fratello universale, Charles de Foucauld, ucciso dai musulmani a cui si era dedicato con un’eroica gratuità di presenza. Esse mostrano che il suo martirio, probabilmente un errore umano, non l’ha colto impreparato! Egli ebbe a scrivere anche: «Vuotiamo, vuotiamo il nostro cuore di tutto ciò che no…
Continua la lettura...Il martirio di san Sebastiano «Un martire, un santo, è fatto sempre dal disegno di Dio, dal suo amore per gli uomini, per ammonirli e per guidarli, per riportarli sulle sue vie. Un martirio non è mai un disegno d’uomo; poiché vero martire è colui che è divenuto strumento di Dio, che ha perduto la sua volontà nella volontà di Dio: non perduta ma trovata, po…
Continua la lettura...Una ricca panoramica sulla comprensione della fede e sulle sue mediazioni Robert Cheaib «Una cosa sono le verità che si credono, un’altra cosa la fede con cui si credono», questa distinzione agostiniana espressa nel libro XIII del suo De Trinitate apre già gli occhi, a chi di teologia della fede sa ben poco, a sottili ma importanti differenze present…
Continua la lettura...Si racconta che un uomo di Bagdad, soffrendo di grande povertà, dopo aver elevato la preghiera a Dio chiedendo aiuto, sognò che un grande tesoro fosse nascosto in una zona precisa in Egitto. L’uomo intraprese il lungo e tortuoso viaggio verso quel luogo. Giunto lì, lo catturò una pattuglia di guardie e lo frustrò severamente credendolo un ladro. Rammentando ch…
Continua la lettura...Se le parole sono il batter d’ali per spiccare il volo, il silenzio fecondato dalla presenza è il planare dell’aquila che sposa il vento e sfida vincente il peso della gravità. «Il silenzio non si pone come polo opposto alla voce, ma piuttosto come lo spazio in cui abita la voce. Il silenzio porta nel suo grembo la voce, meglio è esso stesso voce che attende d…
Continua la lettura...Il mistero della redenzione nella storia di Oscar Cullmann Robert Cheaib Nell’opera Christus un die Zeit ( Cristo e il tempo ) del 1946, Oscar Cullmann aveva sostenuto che la caratteristica fondamentale dell’escatologia neotestamentaria consiste nell’annuncio del Regno di Dio presente e al contempo futuro. Presente perché Gesù è l’autobasileia, il Regno di …
Continua la lettura...Una leggenda turca, scovata da Massignon nel corso delle sue sterminate ricerche, racconta che un giorno Dio invitò Al-Hallaj a chiedergli ciò che più desiderava. Dapprima il santo rifiutò di formulare la sua richiesta, perché nulla lo interessava, né in questo mondo né nell’aldilà, ma alla fine, di fronte all’insistenza divina, disse: “O Signore, concedimi la…
Continua la lettura...Commento sulla Lettera ai Romani di Daniel Attinger Robert Cheaib Pochi scritti neotestamentari si sono prestati a così tante bandiere come la lettera di san Paolo ai romani. Questa «enciclica» paolina, però, non è una cava da cui estrarre le pietre per comporne mosaici personalizzati a piacimento. La lettera è uno scritto unitario che ha una sua intenzi…
Continua la lettura...La Bibbia non è solo l’auspicabile anima della teologia, ma è stata ed è effettivamente «il grande codice della cultura occidentale» (come affermò forse per primo il poeta e pittore inglese William Blake). La centralità della Bibbia e il suo influsso non si limita alle citazioni bibliche, a quello che Raffaele Maiolini chiama “cosmesi biblica” del nostro gergo…
Continua la lettura...Tra i protagonisti della classifica della letteratura ateistica mondiale ci sono ormai nomi diversi da quelli dei tempi di De Lubac e soprattutto del suo Le drame de l’humanisme athée . Anche se si ricordano con venerazione ancestrale e quasi religiosa i padri dell’ateismo Feuerbach, Marx, Comte e Nietsche (per nominare quelli trattati da De Lubac), i nomi in …
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