«Quanti pani avete?». È così che il Signore ci lascia di stucco sfidandoci ad essere strumenti della sua provvidenza. Con questa domanda ci spinge a fare l'inventario dei nostri talenti e doni e ci responsabilizza dinanzi alle diverse forme di fame che ci sono nel mondo. Se questo vangelo trasmette un messaggio, è certamente quello sulla provvidenza e ci insegna che Dio provvede, ma raramente facendo piovere la manna dal cielo, spesso la sua provvidenza passa per i nostri poveri cinque pani.
Mc 8,1-10
In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano». Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette». Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli. Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò. Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
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