Prima di diventare papà pensavo che l'esempio che Gesù presenta in questo vangelo del pastore che lascia novantanove pecore per una persa fosse soltanto una iperbole. Adesso che sono padre so che Gesù non stava facendo altro che descrivere la realtà dei fatti. Quando uno dei tuoi figli è malato, fragile, in pericolo o in uno stato critico di qualsiasi genere, questo figlio assorbe tutta l'attenzione anche a scapito degli altri suoi fratelli. Mentre noi ci vergogniamo delle nostre povertà, esse sono il canale attraverso cui la ricchezza dell'amore di Dio si versa su di noi. Non siamo chiamati all'ozio della debolezza e del vittimismo, ma siamo chiamati a riconoscere che la nostra debolezza potrebbe diventare la nostra forza, perché il Signore si fa vicino a chi è debole e invoca il suo aiuto. La sua volontà è che nessuno si questi piccoli si perda.

Mt 18,12-14

Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.

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