È rivoluzionario Gesù nella sua lettura di cosa è gradito a Dio. Ci rivela il cuore di Dio, ma ci rivela anche le dinamiche del cuore umano. Quando l'uomo fa uno dei gesti esterni della Legge, scatta nel cuore un senso di gratificazione, un senso che ti dice: ora sei a posto. Ma Gesù svela che il cuore dell'esperienza credente non è sentirsi a posto, ma è mettersi in cammino. Non è il conformismo, ma la conformazione lenta della propria vita a immagine del Maestro. È la sequela, a cui non basta accumulare stelline, perché il suo desiderio è il Sole della Giustizia, il Volto dell'Amato.

Mt 15,1-2.10-14

In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».
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