«Ti
rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste
cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli». Queste parole del
vangelo di oggi acquisiscono un senso tutto speciale alla luce della prima
lettura che narra l’episodio del roveto ardente. Anche chi è anziano può essere
“piccolo” se conserva la meraviglia, occhi che cambiano e si rinnovano e senso
del presente. Il buon vecchio Chesterton diceva che il mondo non finirà per
mancanza di meraviglie, ma per mancanza di meraviglia… nondimeno, onde evitare
una riduzione del vangelo a un frizzante estetismo, il Signore conclude la sua
esultazione con parole nette: «Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e
colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Nel nostro guardare le meraviglie, il
vangelo ci ricorda di continuo la meraviglia del Figlio che si fa nostro
compagna nel pellegrinaggio verso il Padre.
Mt
11,25-27
In
quel tempo, Gesù disse:
«Ti
rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste
cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché
così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto
è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e
nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrÃ
rivelarlo».
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