Il rifiuto, purtroppo, accompagna l’annuncio della parola di Cristo. Ce lo dice lui senza mezzi termini e senza inganno. È del tutto normale dal momento che Cristo è l’Agnello, mentre la logica mondana è la logica del homo homini lupus. Dinanzi a questi fatti, Gesù non è arrendevole, ma invita alla difficile arte di essere prudenti e semplici allo stesso tempo. Quest’arte, non la esercita chi si lascia mangiare vivo sorridendo, ma neppure chi adotta la logica del lupo. Né il machiavellismo né il pacifismo soddisfano la completezza della figura cristiana. È un’arte che lo Spirito del nostro Padre ci insegna.
Mt 10,16-23
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.

Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
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