Dio non si merita. Dio si accoglie. L’ascesa ai Cieli non
avviene grazie all’ascesi, ma grazie alla discendenza di Dio in Cristo. Questa
è la novità di Dio. Dio non si acquista con le opere dell’uomo, ma solo
lasciandosi conquistare dall’Acqua viva che si dona gratuitamente. Che senso ha
il digiuno allora? Non è certo riempire le nostre caselle di merito, ma è
svuotarci del delirio dell’onnipotenza, per capire – ascoltando la fame e la
sete del corpo – quanto il nostro spirito abbia fame e sete di Dio… L’anima mia
ha sete del Dio vivente.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di
Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre
i tuoi discepoli non digiunano?».
Mt 9,14-17
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze
essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo
sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza
su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo
strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si
spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa
vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
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