Iniziamo a vivere quando
sappiamo che siamo amati da qualcuno a tal punto che è pronto anche a morire
per noi. Quando si parla di Eucaristia, la vera grandezza non è la presenza di Cristo
nelle specie eucaristiche, ma è la natura dell’amore di Dio che è riversato su
di noi in un modo così totale e così senza riserve o condizionali. Per questo
santi di grande sensibilità come Teresina hanno vissuto l’Eucaristia – Thérèse parla
della sua prima comunione – come il primo bacio di Cristo. Il teologo coglie un
mistero inspiegabile, ma solo l’innamorato coglie una rivelazione che dà
spiegazione e senso a tutto.
Gv 6,51-58
In quel tempo, Gesù disse
alla folla:
«Io sono il pane vivo,
disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che
io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a
discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da
mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità,
in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non
bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve
il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché
la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha
mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e
morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
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