Nella tradizione del Midrash, la vita di Abramo è presentato in una serie di 10 prove alla quale Dio lo sottopone. Se guardiamo il testo biblico, non riscontriamo la stessa struttura. Tale suddivisione tardiva, se manifesta qualcosa, essa manifesta l’assidua presenza di Jhwh e la sua guida assidua dell’esistenza del Patriarca, dalla sua chiamata da Charan fino all’ordine del sacrificio sul monte.
Secondo André Wénin, tale filo conduttore non è stato generalmente percepito dall’esegesi classica. Al massimo è stato rilevato l’elemento che connette la prima chiamata a uscire e la seconda chiamata al sacrificio. In questo ambito si inserisce il prezioso contributo dell’a., il quale si era già cimentato in uno scrupoloso, nutrito e nutriente commento ai primi 11 capitoli della Genesi nel volume Da Adamo ad Abramo o l'errare dell'uomo. Lettura narrativa e antropologica della Genesi. I. Gen 1,1-12,4
Nel presente volume – che porta questo titolo in italiano: Abramo e l'educazione divina. Lettura narrativa e antropologica della Genesi. II. Gen 11,27-25,18, l’a. si dedica a un’analisi minuziosa del ciclo di Abramo.


Wénin considera la presente opera come un «ritratto» di colui che viene chiamato «padre dei credenti». L’intento del volume, infatti, è quello di offrire una sequenza unificata dei vari capitoli che compongono la vicenda del Patriarca in Genesi. Nel testo vengono analizzati, tra molti altri, i testi cruciali e ricchi di interrogativi e di risposte, della chiamata di Abramo, l’incontro con le tre figure misteriose a Mamre, Sodoma e Gomorra, il sacrificio sul monte Moria, ecc.

Wénin è da leggere. Non solo per la bellezza dello stile, ma anche per la minuziosità delle osservazioni e l’acutezza delle analisi. Nel suo metodo – l’analisi narrativa – l’attenzione si rivolge verso i piccoli dettagli che fanno una grande differenza. La sua prospettiva, poi, dato che è esistenziale e antropologica, rende il testo biblico più vicino al suo lettore e accrescendo la comprensione, fa crescere il suo lettore. D’altronde, come ricorda Jean-Louis Ska, «il “senso” dei testi dipende dalla capacità del lettore di partecipare attivamente al dramma dei personaggi messi in scena dal racconto».
Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere tutti gli articoli sul canale briciole