Nella Collana Fondamenta – Strumenti (Biblioteca di scienze religiose), l’EDB presenta un sintetico Dizionario del cristianesimo che consiste in 200 voci. Da «agnello» a «volgata», da «catecumeno» a «scisma», da «eresia» a «mistica», da «farisei» a «millenarismo», da «proselitismo» a «glossolalia». Il cristianesimo è così spiegato in modo conciso a partire dalle parole basilari che costituiscono il suo patrimonio spirituale, storico e politico.
I curatori del volume sono Jacques Potin, assunzionista, uno tra i maggiori specialisti della storia di Gerusalemme. E Valentine Zuber, professoressa all’École pratique des hautes études di Parigi.
A mo’ d’esempio presentiamo la voce «carità» (pp. 43-44):
Il termine “carita” secondo la Bibbia greca dei Settanta, corrisponde nel Nuovo Testamento al termine greco agape, derivante dal verbo agapan, praticamente sconosciuto nella letteratura profana. Si può pensare che gli autori del NT abbiano volutamente adottato il termine agape, poco usato nel linguaggio letterario, per distinguerlo da eros, l’amore della bellezza, che includeva più o meno l’idea di desiderio o di bramosia. Il verbo agapan implicava stima e rispetto, mentre il verbo philein, usato nella vita corrente, esprimeva un attaccamento più amichevole e personale (cf. Gv 21,15-17). Perciò, quando nel IV secolo Girolamo tradusse la Bibbia in latino (Volgata), evitò il termine amor, squalificato in quanto attribuito al paganesimo, e usò il termine caritas, da cui proviene il termine italiano “carità”. Caritas, “atto del voler bene, prediligere”, viene da carus, che significa caro.

L’uso tende a riservare il termine “carità” per esprimere l’amore cristiano verso gli uomini. Nella Bibbia esso ha un significato più ampio, indicando l’amore divino nelle sue diverse manifestazioni. Secondo la teologia cristiana, la carità indica l’amore di Dio per gli uomini, l’amore degli uomini per Dio, l’amore degli uomini fra loro. “Carità” significa anche “elemosina” dono dato a chi è più pover, opera di beneficenza. A volte si contrappone la carità alla giustizia, che teoricamente può essere esercitata con amore-carità. Secondo i grandi testi che la riguardano (LC 10,29-37; Mt 25,31-46), la carità evangelica è, nella linea del messaggio e dell’azione dei profeti dell’Antico Testamento, una radicale esigenza di giustizia.