Premessa sull’autore

Silvano Fausti è noto al grande pubblico soprattutto per tre tipi di contributi. Il primo suo contributo è quello sul tema del discernimento, il cui nucleo essenziale si trova nel volume Occasione e tentazione. Il secondo nucleo è quello della lettura profetica e prevalentemente positiva del tempo moderno e che possiamo trovare nel volume Elogio del nostro tempo. E la terza tipologia di contenuti, che è anche quella più voluminosa, è la lettura teologica, pastorale e applicativa di diversi libri della Scrittura, soprattutto i vangeli, con quattro opere dedicate: Una comunità che legge il Vangelo
Fa parte di questa terza tipologia di libri il volume unico, edito dalla EDB che contiene i tre volumi precedentemente pubblicati sul libro degli Atti degli apostoli, che può essere definito il Vangelo della Chiesa.

Il Vangelo della Chiesa

Il libro degli atti, scritto da san Luca come secondo volume della sua prima opera, ovvero, il suo Vangelo, parte riconnettendo il libro al primo tomo, il Vangelo, e inizia la sua narrazione con l’ascensione di Cristo per concluderla con l’arrivo di Paolo a Roma, inserendo in mezzo una ricca e variegata testimonianza sul vissuto della prima Chiesa e specie sugli atti delle due colonne della Chiesa, Pietro e Paolo.
Il libro raccoglie le lectiones che Fausti ha tenuto nella chiesa di San Fedele a Milano e nella comunità dei gesuiti a Villapizzone. Queste lectiones acquisiscono un valore particolare perché sono per così dire l’ultima eredità teologica lasciata da Fausti. Le lectiones, infatti, si tennero tra il 2010 e il 2015, anno della morte di padre Silvano Fausti.
Oltre alla ricchezza contenutistica, l’approccio di Fausti costituisce un ricco contributo metodologico e stilistico nella lettura comune ed ecclesiale della Scrittura. Il libro, infatti, mantiene volutamente il tono colloquiale dell’approccio di Fausti risultando come una specie di scuola della Parola nella quale l’a. dedica attenzione sia alla dimensione storica di contestualizzazione dei passi commentati, sia allo sforzo necessario di attualizzazione della parola meditata.
Gli Atti degli apostoli sono il Vangelo della Chiesa, gli atti di coloro che Gesù chiamò ad essere suoi testimoni, per questo è anche la biografia nostra, di noi credenti di oggi. Ma gli Atti sono anche il Vangelo dello Spirito Santo. Il Maestro che guida questa comunità e che Gesù esorta ad attendere è lo Spirito Santo.
Gesù stesso istruisce per mezzo dello Spirito Santo: «Fino al giorno in cui fu assunto dopo aver istruito per mezzo dello Spirito Santo gli apostoli». Questo Spirito che ha guidato Gesù è la guida della comunità. Scrive, infatti, Fausti:
«Lo Spirito Santo è l’amore tra Padre e Figlio ed è l’amore che il Figlio ha dato a noi, quell’amore che abbiamo visto sulla croce; quindi ci sentiamo amati, quindi cominciamo ad amare; allora, se ci sentiamo amati e cominciamo ad amare, possiamo capire l’insegnamento, possiamo portarne il peso – chi non ama non capisce –, possiamo portare il peso della realtà e capire le cose che prima non capivamo, soprattutto possiamo viverle».

E Fausti continua: «Allora questo Maestro è lo Spirito Santo – fra l’altro gli Atti degli apostoli sono chiamati il vangelo dello Spirito, il vero protagonista è lo Spirito di Gesù – che ormai vive in noi; e lo Spirito di Gesù non è altro che la vita di Dio, cioè lo Spirito Santo, cioè l’amore tra il Padre e il Figlio. Ormai noi viviamo di questo amore che Gesù ci ha dato sulla croce, amandoci con lo stesso amore con il quale il Padre ama lui, e il Padre ci ama con lo stesso amore con il quale ama il Figlio, perché ci ha donato il Figlio».