In
quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna
Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me,
Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma
egli non le rivolse neppure una parola.
Allora
i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci
viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle
pecore perdute della casa d’Israele».
Ma
quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed
egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
«È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole
che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora
Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E
da quell’istante sua figlia fu guarita.
Ger
31,1-7 Ger 31,10-13 Mt 15,21-28
La
fede unita all'umiltà diventa una potenza soprannaturale davanti a cui Dio è,
per così dire, impotente! Il Signore vuole tale fede, il Creatore si arrende a
tale arrendersi fiducioso della creatura. A volte Dio sembra fare orecchie da
mercante per far uscire fuori la fede che abbiamo in lui. Ci tratta con durezza
per manifestare la solidità della nostra fede... E a ben vedere, Colui che
esaudisce alla fine mostra che già dall'inizio voleva donare, voleva donarsi.