In
quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e
chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli
disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai
il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la
tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli
disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma
quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù
riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei
briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo,
vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli
accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite,
versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un
albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li
diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te
lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di
colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto
compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Dt
30,10-14 Sal 18 Col 1,15-20
Lc 10,25-37
«Per
caso»: da un lato, il prossimo è colui in cui ci imbattiamo per caso, facendo
la stessa strada della vita. È colui che non scegliamo, ma che ci troviamo in
uno scenario di realtà che poteva avere una miriade di varianti, ma che
concretamente è questo. «Gli si fece vicino»: da un altro lato, il prossimo è
colui che scegliamo, a cui diamo attenzione e dedizione. Trovarsi vicino e
farsi vicino: sono due modalità che trasformano la vita da un dato di fatto e
di fato a una scelta e un kairos. La forza del farsi prossimo sgorga da Colui
che è scelse volutamente la vita della nostra umanità e con le sue ferite ha
guarito le nostre ferite.