In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

2Re 11,1-4.9-18.20   Sal 131   Mt 6,19-23


La paura fa brutti scherzi. Comporta delle scelte e dei compromessi che uno, se non fosse in preda a varie fobie, neanche considererebbe. Così, ad esempio, iniziamo a strafare e a preoccuparci ad oltranza per accumulare cosiddette sicurezze anche a prezzo della nostra serenità e felicità nel presente. Così, trovi un padre di famiglia che, per assicurare una vita agiata e felice ai suoi cari, si massacra di lavoro e di stress, privando di fatto i suoi di ciò per cui si stava impegnando... Per non lasciarci abbindolare dalla paura, abbiamo bisogno di un occhio sano che sappia discernere, di una “luce” che non si lasci sedurre o abdurre dalle tenebre. Di una Luce che guidi, nei sotterranei della vita verso il Tesoro nascosto nelle cose semplici.