Il dovere dell'amicizia, forse l'unico, è quello di non imporsi come dovere, ma di proporsi come potere di liberazione... scrive C.S. Lewis, facendo tra l'altro riferimento alla creazione del mondo come atto liberante che Dio - amico dell'uomo - fa:




«Non ho il dovere di essere amico verso nessuno, e nessuno ha il dovere di esserlo nei miei confronti. Niente pretese, nemmeno l’ombra di un obbligo. L’amicizia è superflua, come la filosofia, l’arte, l’universo stesso (Dio, infatti, non aveva bisogno di creare). Essa non ha valori ai fini della sopravvivenza; è piuttosto una di quelle cose che danno valore alla sopravvivenza»[1]




[1] C.S. Lewis, I quattro amori, 70.