Quante mamme (e quanti papà) soffrono la non credenza dei figli ai nostri giorni! La preghiera di questa santa ci siano d'aiuto e la potenza delle sue lacrime siano di esempio. Prima di essere battezzato nell'acqua e nello Spirito, Agostino è stato battezzato da queste lacrime.

Ricordo un secondo responso che desti nel frattempo, e tralascio molti altri episodi per la fretta di giungere a quelli che più mi urgono perché li confessi, senza dire che molti li ho dimenticati. Dunque ci fu un secondo responso, che desti per bocca di un tuo sacerdote, certo vescovo nutrito nella chiesa ed esperto nei tuoi libri. Pregato da quella donna che si degnasse di trattenersi con me per confutare i miei errori, dissuadermi dai princìpi errati e persuadermi dei giusti, come del resto era solita fare quando per caso trovava una persona adatta, si rifiutò, saggiamente invero, come più tardi capii. Le risposte infatti che ero ancora indocile perché gonfiato dal contatto recente con quella tale eresia e perché avevo già confuso molte persone impreparate mediante certe polemichette, come, aveva saputo da lei. "Ma, soggiunse, lascialo stare dov'è. Prega soltanto il Signore per lui. Scoprirà da se stesso, leggendo, dove sia il suo errore e quanto sia grande la sua empietà". Contemporaneamente le narrò come egli pure, fanciulletto, fosse stato affidato dalla madre, da loro lusingata, ai manichei e avesse non soltanto letto, ma altresì copiato via via quasi tutti i loro libri. Così aveva scoperto da solo, senza bisogno delle discussioni e delle persuasioni di nessuno, quanto si debba fuggire dalla loro setta, da cui infatti fuggì. Queste parole non bastarono ad acquietare mia madre. Essa anzi insisteva ancor più con implorazioni e lacrime copiose, perché acconsentisse a vedermi, a discutere con me; finché il vescovo, un po' stizzito e un po' annoiato, esclamò: "Vattene: possa tu vivere come non può essere che il figlio di tante lacrime perisca". Queste parole ella accolse, come ricordava poi spesso nei nostri colloqui, quasi fossero risuonate dal cielo.

(Sant'Agostino, Confessioni III, 12, 21).