Ignatius of Loyola, AMDG

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Lv 23,1.4-11.15-16.27.34-37   Sal 80   Mt 13,54-58

Il Maestro interiore è dentro di te, insegna come nella sinagoga. Si è fatto tuo con-terraneo. Si è fatto “Adamo” per te. Fa’ attenzione che la sua prossimità non svilisca il suo mistero ai tuoi occhi. Gli amanti delle parole di sapienza cercano gli argomenti eccelsi, tu cerca l’umile Sapienza, la Parola che si è fatta carne. Sì, è «figlio del falegname». Sì, sua madre si chiama Maria. Sì, si è fatto carne. È proprio per questa piccolezza che è più grande di ogni idea che puoi crearti del divino. «Non coerceri maximo, contineri minimo, divinum est». Non esser costretto da ciò ch’è più grande, essere contenuto in ciò ch’è più piccolo, questo è divino! (motto ignaziano).