In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
Tb 11,5-17   Sal 145   Mc 12,35-37

Il paradosso è un luogo privilegiato per incontrare Dio. Perché è questo? Proprio per la natura stessa del paradosso che si manifesta in due termini apparentemente opposti senza ridursi ad alcuno di loro. Così Gesù è figlio di Davide e suo Signore. Così anche Maria è figli di suo figlio. Lungi dall’essere un lusso intellettuale e un gioco di parole, il paradosso è uno spazio di respiro nella vita spirituale. Qualche esempio? È nella nostra povertà che si manifesta la potenza di Dio; nel nostro vivere l’oggi che entriamo nell’eternità; nel dare che riceviamo; nel dimenticarci di noi stessi che ci realizziamo; ed è nell’essere figli dell’ascolto che diventiamo madri e padri della Parola nella storia.