In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre,
lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e
anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a
scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui
chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non
hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando
verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
At 16,11-15 Sal
149 Gv 15,26-16,4
La fede non è un’assicurazione kasko. Anzi, ciò che hanno
sempre vissuto i cristiani – e ne sono testimoni recenti i fratelli cristiani
dell’Egitto, dell’Etiopia, dell’Iraq, della Nigeria – è già stato predetto da
Gesù: «Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio».
Eppure, in questa apparente fatalità, lo Spirito del Signore opera: l’assurda
persecuzione diventa una significativa testimonianza, e l’odio subito diventa
un martirio d’amore. Facile? Per niente! Proprio per questo Gesù ci dona il suo
Spirito. Solo perché lo Spirito rende testimonianza di Gesù, noi possiamo
essere suoi testimoni. Vieni Spirito Santo!